Microsoft Research, battere la concorrenza a colpi di idee
Da quando è arrivato Satya Nadella Microsoft ha rivisto il modo in cui i team prodotti lavorano con il comparto ricerca. In questo modo, si spera, tante innovazioni saranno portate prima sul mercato, bruciando la concorrenza.
Microsoft non è più quella di Bill Gates o di Steve Ballmer sotto la guida di Satya Nadella. L'azienda ha indubbiamente cambiato filosofia e passo, aprendosi alle piattaforme concorrenti e facendo da apripista a nuove soluzioni, come HoloLens, su cui un tempo sarebbe semplicemente arrivata in ritardo.
Non tutto fila liscio ovviamente, e Microsoft ha ancora molto da fare per recuperare sulla concorrenza in diversi settori. La rinnovata sinergia con Microsoft Research, fucina di idee futuristiche dell'azienda, potrebbe esserle tuttavia di grande aiuto in questo sforzo. Bloomberg Business ha dedicato un interessante approfondimento a questo tema.
Scopriamo così che una delle ultime e più interessanti novità di Skype, Skype Translator, è diventato rapidamente realtà per volere del nuovo CEO. "Durante il suo primo mese come amministratore delegato Satya Nadella vide un progetto di ricerca che catturò la sua attenzione. La dimostrazione del febbraio 2014 usava il riconoscimento vocale e l'intelligenza artificiale per tradurre una conversazione in tempo reale in un'altra lingua. Nadella disse al team che voleva lo strumento combinato con Skype pronto in tempo per essere mostrato durante il suo primo intervento pubblico, tre mesi più tardi. Non è il modo in cui Microsoft lavora di solito", scrive il sito.
Microsoft Research, in passato, era isolata dai team che sviluppavano i prodotti per consentire ai ricercatori di pensare alle tecnologie future senza preoccuparsi dell'impatto economico di quanto creato o della missione aziendale. Il colpo di mano di Nadella sembra invece aver cambiato il modus operandi: Microsoft ha rivisto il modo in cui il suo laboratorio di idee lavora con il resto dell'azienda.
"L'obiettivo è identificare rapidamente le tecnologie con il maggior potenziale e portarle nelle mani dei consumatori prima che un concorrente sia in grado di replicarle". Insomma, fare innovazione e farlo prima degli altri per ottenere unvantaggio competitivo, ciò che spesso negli ultimi anni è mancato a Microsoft.
Microsoft ha così riassegnato circa metà dei suoi oltre 1000 ricercatori nel settembre 2014 a un nuovo gruppo chiamato MSR NExt, più votato allo sviluppo di tecnologie che impattino sull'azienda.
Bloomberg spiega che questa nuova filosofia oltre che in Skype ha già trovato riscontri in altri progetti, dalle soluzioni cloud come Office allo sviluppo di serverpiù efficienti per gestire Bing, fino ad arrivare a HoloLens, il visore di realtà aumentata. Anche Cortana, l'assistente digitale, sfrutterà il lavoro dei ricercatori: sarà in grado di scansionare le email affinché l'utente abbia dei promemoria nel calendario sulla base delle attività.
La fonte fa notare che la nuova struttura operativa di Microsoft ricordi quella di Google e Facebook, dove i ricercatori lavorano a stretto contatto con i gruppi che sviluppano i prodotti. L'assistente M, che Facebook vuole implementare in Messenger, è nato nel 2014 come un progetto di ricerca e un anno più tardi è stato annunciato per l'integrazione nel servizio di messaggistica.
Microsoft dovrà trovare tuttavia il giusto bilanciamento tra ricerche con un potenziale di applicazione immediato e a più lungo termine, e che magari inizialmente non sembrano economicamente interessanti. Di certo non dovrà ricadere negli errori del passato. Per esempio, spiega Bloomberg, Microsoft mostrò quello che era un primo abbozzo di servizio mappe nel 1998, ma poi non perseguì nello sviluppo dell'idea. Quando Google Maps arrivò sul mercato nel 2005 Bill Gates ordinò di creare una versione concorrente in 100 giorni. Sette anni di vantaggio sprecati, anche così si rischia il baratro...